Libertà per Mohamed Shahin

📍PRESIDIO VENERDI 5 DICEMBRE, ORE 18.00 - LARGO EROS LANFRANCO

Mohamed Shahin, Imam della moschea Omar Ibn al Khattab di Torino, è stato sequestrato dalla DIGOS il 24 novembre ed è oggi rinchiuso nel CPR di Caltanissetta, strumento di repressione contro migranti e voci ritenute "scomode".

Il 1º dicembre è stato convalidato il trattenimento: un tassello dentro una deriva verso riarmo, stato di polizia e logiche di guerra che legittimano queste strutture.

Su Mohamed pesa un decreto di espulsione deciso dal Ministero dell'Interno, motivato dalle solite "ragioni di sicurezza" e accompagnato dalla revoca del permesso di lungo soggiorno. Rischia la deportazione in Egitto, dove è noto come dissidente del regime di Al-Sisi.

Un precedente grave che concede alle autorità un potere discrezionale illimitato e si inserisce nella narrazione islamofoba che associa ogni musulmano a una "minaccia". Il messaggio è chiaro: colpire chi non si allinea e chi denuncia la narrazione sionista.

Non lasciamo solo chi ha lottato con noi contro colonizzazione, occupazione e genocidio, mentre il Governo continua a sostenere militarmente "Israele". La resistenza del popolo palestinese resta diritto di autodeterminazione contro un'occupazione genocida.

Chi vuole mettere a tacere la verità mira solo a far dimenticare ciò che accade, per continuare a fare i propri interessi sulla nostra pelle.

MOHAMED SHAHIN, ANAN YAEESH, TAREK, AHMAD SALEM LIBERI

LIBERTA PER I PRIGIONIERI E LE PRIGIONIERE